Tesi in Giurisprudenza: consigli utili per la scrittura

Hai finalmente concluso il percorso universitario e ti appresti a preparare la tesi in Giurisprudenza?

Perfetto, significa che ormai ci sei e che ti resta l’ultimo step prima di poter appendere al muro l’agognato titolo.

La redazione della tesi è un momento importante; qualcuno lo vive con l’entusiasmo di chi ha raggiunto un obiettivo e qualcuno invece si lascia prendere dall’ansia e dalla preoccupazione.

Non importa a quale delle due categorie tu appartenga; se sei qui è perché stai cercando idee, suggerimenti e consigli che ti consentano di concludere in bellezza il corso di laurea in Giurisprudenza.

In questo post l’Università Telematica Niccolò Cusano di Bolzano ti accompagnerà e ti guiderà nella stesura della tesi, fornendoti una guida pratica da seguire passo passo per realizzare un lavoro ben fatto, curato in ogni minimo dettaglio.

Iniziamo subito …

Scelta dell’argomento

La stesura dell’elaborato è subordinata ad un passaggio fondamentale e importantissimo: la scelta dell’argomento da trattare.

Il web rappresenta una fonte inesauribile di spunti; basta digitare su Google la chiave ‘tesi giurisprudenza esempi’ per avere a disposizione centinaia di titoli dai quali attingere idee e suggerimenti.

Tralasciamo per un attimo ‘l’aiuto dal web’ e concentriamoci su qualcosa di più personale, che risulti in linea con le tue attitudini e preferenze.

Parti dal presupposto che trascorrerai un bel po’ di tempo a studiare e approfondire concetti e nozioni relativi all’argomento della tesi; ti suggeriamo pertanto di scegliere qualcosa che susciti il tuo interesse e che in qualche modo ti appassioni. In questo modo il lavoro ti risulterà meno pesante e possibilmente più piacevole.

In alternativa puoi scegliere un argomento che si allinei alle tue ambizioni professionali.

Se ti trovi in fase di black out totale e proprio non sai da dove partire, ti suggeriamo di dare un’occhiata agli esami che hai sostenuto nel corso del quinquennio, concentrandoti maggiormente su quelli che hai superato in maniera brillante.

Incontro con il relatore

La scelta del relatore è un passaggio importante per cui ti suggeriamo di non essere frettoloso.

Valuta attentamente il docente e cerca di capire se l’argomento che hai scelto è di sua competenza e se si tratta di una tematica in grado di suscitare in lui un interesse tale da indurlo a seguirti con attenzione e dedizione.

Se invece ancora non hai scelto l’argomento e, in tal senso, conti in un supporto da parte del relatore, ti suggeriamo di indirizzare la tua selezione verso un docente con il quale hai instaurato un buon rapporto.

Un ultimo dettaglio da non sottovalutare rispetto alla scelta del professore riguarda la possibilità di ricevere, da un profilo competente rispetto all’argomento oggetto della tesi, consigli e suggerimenti in merito al materiale di approfondimento sul quale impostare il lavoro.

tesi di laurea in giurisprudenza

Tabella di marcia

Ricevuta l’approvazione dell’argomento da parte del professore è tempo di iniziare ad impostare il lavoro.

Se hai portato a termine un percorso universitario lungo e complesso e stai per laurearti in Giurisprudenza, quasi sicuramente hai utilizzato un buon metodo di studio.

Sicuramente sai che il successo, nello studio come in tanti altri aspetti della vita, dipende in buona parte da un time management efficace; detto in altre parole da un’organizzazione del tempo meticolosa e coerente con le proprie possibilità/capacità.

Il discorso vale, chiaramente, anche per la preparazione della tesi; ti suggeriamo pertanto di iniziare a predisporre la tua tabella di marcia.

Il primo passo è individuare la data di discussione della tesi e da lì, in base ai giorni disponibili, impostare una sorta di planning che scandisca i ritmi del tuo lavoro e ti consenta di procedere senza l’ansia di non riuscire a finire in tempo.

Inutile precisare che affinché il metodo risulti efficace non è sufficiente redigere il planning: bisogna anche rispettarlo!

Ricerca e organizzazione del materiale bibliografico

Una volta individuato l’argomento della tua tesi di laurea in Giurisprudenza non ti resta che iniziare a raccogliere il materiale di approfondimento.

Il presupposto da cui partire è: avvalersi di fonti autorevoli e accreditate.

Da qui puoi iniziare a svolgere una prima ricerca bibliografica.

Individuati manuali, enciclopedie, riviste specializzate, banche dati, testi e archivi dai quali attingere le informazioni per l’elaborato, si procede con la catalogazione.
Il nostro consiglio in tal senso è di ordinare tutto il materiale, creando una prima bozza di indice.

L’indice provvisorio ha una duplice funzione:

  1. Fissa l’ordine con il quale si intendono trattare gli argomenti, così da agevolare il lavoro di elaborazione. L’indice provvisorio ti aiuta a non perdere il filo del discorso e a seguire una linea pre-strutturata sulla base di criteri ben precisi, logici, cronologici o di qualsiasi altra natura.
  2. Rappresenta uno strumento pratico e immediato attraverso il quale il relatore ha la possibilità di valutare in maniera piuttosto chiara l’impostazione che hai deciso di dare al tuo lavoro.

Svolgimento

La scelta della tipologia di tesi da sviluppare può anche coincidere con la scelta dell’argomento, ma può anche essere successiva.

In ogni caso le possibilità sono due: tesi compilativa o tesi sperimentale
Brevemente: la tesi sperimentale si basa su un lavoro di ricerca che parte da un caso, un problema o un esperimento, per giungere a risultati e ad argomentazioni che esprimono il punto di vista del laureando; la tesi compilativa è invece un lavoro di rielaborazione e approfondimento relativo a teorie, studi e concetti già formulati.

Generalmente gli argomenti afferenti le materie giuridiche si adattano meglio alle caratteristiche di una tesi compilativa; il diritto si basa sulle fonti per cui il lavoro del laureando è dimostrare di saperle padroneggiare con abilità.

Ipotizziamo quindi che hai optato per la tesi compilativa e che ti appresti a redigere l’elaborato …

La struttura della tesi in Giurisprudenza da seguire è la stessa di qualsiasi altra facoltà e prevede le seguenti sezioni:

  • Frontespizio
  • Indice
    Ti abbiamo già anticipato nel corso dei paragrafi precedenti le funzioni dell’indice; diamo per scontato che tu abbia redatto uno scheletro provvisorio in anticipo, così come ti abbiamo consigliato, per cui non ti resta, in corso d’opera, che apportare le eventuali modifiche.
  • Introduzione
    La parte introduttiva fissa l’obiettivo, o gli obiettivi, della tesi; la sezione fornisce una panoramica generale dell’argomento, introducendo quelle che sono le modalità con le quali è stato affrontato e approfondito.
    Il consiglio è di redigere l’introduzione alla fine del lavoro, quando avrai ben chiare tutte le tematiche e i relativi punti toccati.
  • Capitoli, paragrafi e sottoparagrafi
    La suddivisione interna della tesi è fondamentale per rendere scorrevole la lettura e per trasmettere al lettore uno sviluppo dell’argomento coerente, ordinato e perfettamente comprensibile.
    Ogni capitolo deve essere introdotto da un titolo e suddiviso in paragrafi (anch’essi numerati e titolati) ed eventualmente sottoparagrafi.
  • Conclusioni
    Inutile dirti che le conclusioni vanno scritte alla fine; anzi se proprio vogliamo essere meticolosi, andrebbero redatte a distanza di un giorno dalla conclusione del lavoro.
    Ciò che in linea generale devi tenere bene a mente è che non sono un riassunto dell’elaborato, piuttosto rappresentano un’opportunità per richiamare il metodo di ragionamento utilizzato e per evidenziare i risultati ottenuti.
  • Note
  • Bibliografia
    Contiene l’indicazione di tutti i testi dai quali hai attinto informazioni e che hai consultato durante l’elaborazione della tesi.
    Probabilmente ti risulterà un elenco piuttosto lungo, ma ti assicuriamo che è assolutamente normale.
    Ricordati di inserire gli autori ordinando i rispettivi cognomi in ordine alfabetico.
    Per ogni autore dovrai inserire quindi, nell’ordine: cognome, nome (eventualmente anche puntato), titolo del testo, editore, anno di pubblicazione.
  • Ringraziamenti
    I ringraziamenti si inseriscono alla fine del lavoro, solitamente nell’ultima pagina.
    Ti consigliamo di non dilungarti troppo, ma di limitarti a ringraziare chi davvero ti ha aiutato praticamente e chi ti ha supportato moralmente durante la stesura della tesi.

Ora che hai a disposizione gli strumenti per realizzare un lavoro eccellente non ti resta che metterti all’opera; e non dimenticare di seguire i nostri suggerimenti.

Buon lavoro!


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