Esame universitario scritto: come funziona e come prepararsi al meglio
Si avvicina il tuo primo esame universitario scritto e sei preoccupato perchè non sai come affrontarlo per ottenere un buon risultato?
Partiamo da una premessa ovvia e banale: per superare una prova devi studiare, studiare e ancora studiare …!
Per quanto gli scritti siano considerati meno complicati degli orali, principalmente per la mancanza della componente emotiva/ansiogena che deriva dal confronto vis a vis con il docente, essi richiedono comunque un’adeguata e approfondita preparazione.
Qualunque sia la facoltà che hai scelto di frequentare, esistono alcuni accorgimenti pratici, universalmente validi per tutte le prove scritte, che consentono di affrontare l’esame con il giusto approccio.
In questo post l’Univeristà Telematica Niccolò Cusano di Bolzano ha raccolto una serie di suggerimenti e dritte che consentono di sviluppare un metodo estremamente efficace per superare i test scritti, siano essi afferenti ai corsi di Economia, Giurisprudenza o Lettere.
Come superare un esame scritto all’università
Prima di addentrarci nell’ambito dei consigli e delle linee guida è d’obbligo evidenziare il presupposto fondamentale affinchè i suggerimenti risultino efficaci: prima di adottare qualsiasi tipologia di metodo è fondamentale conoscere a fondo le modalità di svolgimento della prova.
É importante conoscere gli strumenti consentiti (dizionari, calcolatrici ecc.), il tempo a disposizione per completare il test, le modalità di valutazione e tutte le indicazioni/regole definite dal docente affinchè l’esame si svolga correttamente.
Terminata la premessa entriamo nel vivo del nostro post e cerchiamo di capire qual è l’atteggiamento vincente per superare un esame all’università.
Pianificazione dello studio
Dal momento in cui la prenotazione del tuo esame risulta formalizzata parte il famoso count down fino alla fatidica data.
Piuttosto che considerare lo scorrere del tempo come un motivo per far crescere ansia e agitazione ti suggeriamo di metterti seriamente al lavoro per affrontare la prova con il giusto approccio.
Cosa significa avere un giusto approccio te lo spieghiamo subito.
Significa innanzitutto organizzarsi, ovvero calcolare i giorni che mancano all’esame al fine di suddividere il materiale di studio per il tempo a disposizione.
La metodologia risulta efficace ai fini di una preparazione completa e permette allo stesso tempo di non arrivare agli sgoccioli con centinaia di pagine da leggere e assimilare.
Pianificazione e gestione del tempo della prova
Restiamo in tema di pianificazione che, nello studio come nella vita in generale, è sempre una strategia efficace per affrontare e gestire le situazioni.
Questa volta però la programmazione riguarda il tempo della prova.
Iniziare a rispondere senza un minimo di regolamentazione temporale significa rischiare di dilungarsi troppo su alcuni quesiti, magari su quelli più complessi, e non avere il tempo per completare il test.
Il suggerimento per evitare l’ansia dei minuti che scorrono è il seguente: organizzare il tempo a disposizione suddividendolo per il numero delle domande.
Panoramica delle domande
‘La fretta è cattiva consigliera’, ‘La fretta genera l’errore in ogni cosa’, ‘Chi ha fretta ha disdetta’ …
Apriamo il paragrafo con qualche detto famoso per introdurre un argomento piuttosto delicato, sul quale ci sarebbe molto da dire ma che in questa sede tratteremo in maniera marginale, riferendoci esclusivamente alla correlazione che ha con le prove universitarie.
Iniziare a rispondere alle domande seguendo l’ordine numerico proposto dal professore, e senza aver prima preso confidenza con il test in generale, non è il migliore dei modi per affrontare un esame.
Leggere tutte le domande prima di iniziare a rispondere è una strategia vincente per vari motivi; innanzitutto perchè consente di avere una panoramica generale della tipologia di test e del grado di difficoltà, ma soprattutto perchè la prelettura permette di individuare i quesiti sui quali ci si sente più ferrati, e dai quali partire.
Un altro importante vantaggio, spesso sottovalutato o poco considerato, è inerente alla possibilità di carpire dalle domande presenti nel test spunti di risposta per quesiti precedenti o successivi.
Criteri di assegnazione del punteggio
Nell’ambito della panoramica delle domande rientra un altro importante aspetto che si relaziona con il punteggio finale.
Come per qualunque altra tipologia di esame universitario la valutazione parte da un minimo di 18 per arrivare a un massimo di 30, eventualmente con lode.
Trattandosi di una prova scritta nella quale sono presenti più quesiti il docente assegna un punteggio ad ogni domanda seguendo criteri ben precisi.
É quindi fondamentale comprendere i criteri che il prof adotterà per valutare ogni risposta.
Si tratta di capire quanti punti sono previsti per ogni risposta corretta, se eventualmente sono previsti punteggi maggiori per determinate tipologie di quesiti oppure se è previsto uno standard uguale per tutte quelle giuste.
Altrettanto importante comprendere come funziona la valutazione delle risposte sbagliate, in quanto talvolta può risultare più conveniente non rispondere che rispondere in maniera errata; alcuni test considerano gli errori nulli, altri invece sottraggono punteggi e influiscono negativamente sul totale.
Conoscere in anticipo tali informazioni può cambiare l’eisto dell’esame.
Esame scritto con risposte multiple chiuse
Passiamo ora ad analizzare qualche dritta utile per affrontare i classici test.
Si tratta di una tipologia di prova che per ogni domanda fornisce più opzioni di risposta, per cui risulta, per caratteristiche strutturali e per peculiarità di svolgimento, meno complessa delle altre.
É piuttosto evidente che per far sì che il suggerimento risulti valido bisogna leggere attentamente la domanda e le relative risposte; bisogna prestare attenzione a piccoli dettagli che possono cambiare totalmente il senso del quesito, o della risposta.
Un ‘non’, un ‘mai’, un ‘sempre’, possono fare la differenza tra un’opzione giusta e una sbagliata; e chiaramente possono fare la differenza anche nel punteggio finale.
Esame scritto con risposte aperte
Il primo suggerimento per affrontare con il giusto approccio un esame con risposte aperte è leggere attentamente, e comprendere, le istruzioni del docente; in tal senso è particolarmente importante leggere più volte la domanda per evitare di dare risposte fuori tema.
È fondamentale capire cosa intende sapere esattamente il docente.
Così come per le domande a risposta multipla è preferibile partire dai quesiti in merito ai quali ci si sente più preparati; la strategia, oltre a consentire una maggiore concentrazione di tempo ed energie su quelli più complicati, permette di tenere lontano il sopraggiungere dell’ansia.
Attenzione però a non farsi prendere dal sentimento opposto, l’enfasi. Il rischio è di strafare, e di dilungarsi troppo sia a livello temporale che contenutistico.
In linea generale è preferibile elaborare risposte precise e concise, che vadano subito al dunque senza troppi giri di parole. Se pensi possa essere d’aiuto alla tua organizzazione mentale prova a redigere una breve scaletta con i punti chiave da trattare.
Come ultimo step ricordati di rileggere la risposta per verificare che il testo abbia un filo logico.
Se nonostante l’enorme sforzo mnemonico proprio non riesci a ricordare una particolare informazione o un concetto, la soluzione migliore è evitare di rispondere; è preferibile tralasciare completamente la domanda piuttosto che scrivere assurdità e corbellerie varie.
Rilettura delle risposte
L’ultimo passaggio prima della consegna consiste nella rilettura delle domande e delle risposte; il passaggio, per quanto banale e scontato, serve a ad individuare imprecisioni e a correggere eventuali incongruenze.
Altri suggerimenti
Concludiamo il post sui suggerimenti per affrontare nel modo giusto un esame universitario scritto con una carrellata di dritte generali, sintetizzate nei punti del seguente elenco:
- Cerca di non agitarti se dalla pre-lettura ti sembra di non conoscere le risposte ad alcuni quesiti.
- Inizia a rispondere alle domande che assegnano un punteggio maggiore, se presenti.
- Ascolta con attenzione le eventuali domande poste dai colleghi al docente in merito alle modalità
di svolgimento della prova - Se ti accorgi di aver sbagliato a mettere una crocetta chiedi al docente quali sono le modalità
per la correzione.
Non ci resta che augurarti ‘in bocca al lupo!’.