Cosa sono i DCA: definizione e caratteristiche
Se stai pensando ad un lavoro che sia utile a livello sociale e se sei orientato verso il sostegno a tutti coloro che soffrono disturbi del comportamento, in questa guida l’Università Telematica Niccolò Cusano di Bolzano ti illustrerà cosa sono i dca.
Inoltre riceverai tutte le indicazioni utili per diventare uno Psicologo del Comportamento Alimentare e scoprirai tutte le opportunità di questo contesto lavorativo.
Prima di intraprendere un percorso di studi che ti porti a diventare un esperto del comportamento alimentare, ti occorre sapere esattamente cosa sono i dca, tenendo presente che si tratta di un ambito molto delicato.
DCA: cosa sono
Infatti, i dca sono i disturbi del comportamento alimentare e riguardano il rapporto dell’individuo con il cibo, la percezione che questi ha del proprio corpo e le ripercussioni di tali disturbi nella sfera affettiva e sociale.
I dca, quindi, sono vere e proprie patologie, caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva ossessione per la magrezza e per le forme del proprio corpo.
Tali disturbi sono diagnosticati, molto spesso, già durante l’infanzia e l’adolescenza e per lo più nel genere femminile. Per questo è fondamentale curarli in modo efficace e il prima possibile.
Di frequente, chi soffre di disturbi del comportamento alimentare ha un rapporto distorto con il cibo e associa ad esso un valore affettivo.
Nel cibo vengono riversate tutte le proprie insicurezze (bassa autostima, delusione sentimentale, trauma familiare) e l’individuo che soffre di dca non si rende quasi mai conto di avere un problema perché ha un’alterata percezione della propria forma fisica.
Forme di DCA
I principali Disturbi del Comportamento Alimentare sono l’Anoressia Nervosa, che si manifesta attraverso il digiuno o la diminuzione di assunzione di cibo e la Bulimia Nervosa, ovvero quando viene ingerita una grande quantità di cibo in un breve lasso di tempo senza controllo.
Anoressia nervosa
Il termine anoressia indica l’assenza o marcata riduzione dell’appetito. L’aggettivo “nervosa” identifica invece la natura funzionale, non organica dell’anoressia, per distinguerla dalle forme di inappetenza o di rifiuto del cibo prodotte da malattie del corpo.
Anzi, le persone affette da anoressia nervosa non lamentano quasi mai una perdita di appetito. Lo stimolo della fame è presente e aumenta con la riduzione dell’apporto calorico e con il conseguente dimagramento.
Il controllo dello stimolo della fame diventa, paradossalmente, fonte di soddisfazione per il soggetto (che esercita un controllo ossessivo sul proprio peso corporeo) e intensifica il disturbo.
Bulimia nervosa
Dopo l’anoressia nervosa, l’altra forma più conosciuta di disturbo del comportamento alimentare è la bulimia nervosa. Rispetto all’anoressia che è caratterizzata da un peso al di sotto della norma, nella bulimia nervosa possiamo trovare pazienti in sottopeso, normopeso o anche in sovrappeso.
Altri comportamenti tipici di chi soffre di dca sono:
- vomito auto-indotto;
- assunzione impropria di farmaci lassativi o diuretici che aiutano ad espletare le funzioni fisiologiche;
- attività fisica molto intensa atta alla perdita di peso.
I dca sono comportamenti ripetuti nel tempo e creano una vera e propria dipendenza. Perciò l’individuo che ne soffre fatica a liberarsi di tali disturbi.
Spesso chi soffre di dca tende a isolarsi e si sente sempre più estraneo nelle relazioni, con gravi conseguenze per la propria sfera affettiva e sociale.
Per questo, per affrontare i disturbi alimentari, è fondamentale innanzitutto acquisire consapevolezza del problema e parlarne con qualcuno di fiducia.
Psicologia del comportamento alimentare
Di solito, i dca sono associati, per definizione, ad altre patologie come:
- depressione;
- ansia;
- abuso di sostanze stupefacenti;
- disturbi di personalità;
- comportamenti auto-lesionistici;
- tentativi di suicidio
Questi disturbi, dunque, non solo colpiscono il fisico con delle conseguenze talvolta anche molto gravi, ma anche la psiche. Per tale motivo sono oggetto di studi di un particolare ambito della psicologia noto come Psicologia del comportamento alimentare.
Perciò, se sei interessato ad una professione che abbia risvolti rilevanti nel sociale, quella della Psicologia del comportamento alimentare è la specializzazione che fa per te.
DCA: Università e Master
Per intraprendere una carriera professionale nel campo della Psicologia che si occupa dei disturbi comportamentali legati all’alimentazione, il percorso da scegliere è quello universitario, nelle aree di Medicina o Psicologia.
Dopo aver conseguito una laurea in Medicina oppure una laurea magistrale in Psicologia, l’iter formativo è completato da un master di specializzazione.
L’Università degli Studi Niccolò Cusano di Bolzano offre, a tal proposito, un Master di II livello in Psicologia del comportamento alimentare che ha come principale obiettivo quello di formare operatori esperti in Psicologia del comportamento alimentare.
Il master forma professionisti qualificati in possesso delle competenze necessarie per acquisire informazioni utili all’analisi del comportamento alimentare.
In particolare, il profilo professionale che ne scaturisce sarà in grado di:
- Fornire informazioni utili riguardanti il comportamento alimentare;
- Identificare e diffondere i maggiori quadri clinici e le possibili cure;
- Analizzare tutti i processi che influenzano le scelte alimentari;
- Studiare le dinamiche dell’alimentazione nei giovani, in una prospettiva di analisi educativa;
- Modificare gli atteggiamenti negativi con cui i soggetti si relazionano al cibo;
- Apprendere strategie di sostegno e di risoluzione delle problematiche alimentari con particolare attenzione alla relazione cibo-emozioni;
- Favorire il processo di consapevolezza di sé come strumento utile sia per gli operatori specialistici che per le persone che soffrono di dca.
L’offerta Unicusano
L’offerta formativa del Master di II livello in Psicologia del comportamento alimentare, rivolto unicamente ai laureati magistrali in Psicologia e in Medicina, consiste in:
- L’esperienza del nutrizionista al servizio dello psicologo: le diete tra miti, scienza e pazienti
- Il Disturbo del Comportamento Alimentare in infanzia e in adolescenza e trattamento
- Valutazione e trattamento dell’anoressia e bulimia nervosa
- Nuove forme di DCA
- Il trattamento psicofarmacologico nei DCA
- Le dinamiche familiari associate al DCA
- Intervento psicologico in chirurgia bariatrica
- Psicologia del gusto e delle preferenze alimentari
- La sessualità nei disturbi alimentari
- I feeding disorders
- Il ruolo dei social e dei mass media nella costruzione dell’immagine sociale
- Mindfulness e disturbi alimentari
Sbocchi professionali
Tra gli sbocchi professionali dello Psicologo del comportamento alimentare si possono individuare:
- Associazioni che supportano i pazienti nel corso delle diete, educandoli e aiutandoli a gestire i risvolti emozionali legati ai dca, per modificare il proprio stile di vita;
- Professionista in Prevenzione dei Disturbi del Comportamento Alimentare;
- Consulenze di tipo “psicologico-relazionale” ai pazienti che presentano patologie legate ai dca e alle loro famiglie;
- Professionista nel trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare;
- Consulenze di tipo “psicologico-relazionale” ai pazienti che presentano patologie legate ai dca ed alle loro famiglie;
- Professionista specializzato nel sostegno psicologico per pazienti affetti da patologie croniche
In conclusione, come già anticipato all’inizio di questa guida, prima di specializzarsi in Psicologia del comportamento alimentare, è importante essere molto motivati e, soprattutto, essere in grado di sviluppare una grande empatia con i soggetti con cui si viene a contatto, considerando la delicatezza dei temi con cui ci si deve confrontare costantemente.
Dopo aver letto questa guida, puoi contattare l’Università telematica Niccolò Cusano di Bolzano attraverso l’apposito form per richiedere informazioni sul Master in Psicologia del comportamento alimentare.