Come imparare a studiare: trucchi e consigli
Se stai per iniziare un percorso di studi universitario, o se sei già uno studente alla prese con esami orali e prove scritte, questo articolo fa proprio al caso tuo: ti spiegheremo come imparare a studiare e ti indicheremo qualche strategia utile per avere buoni risultati senza impazzire.
Probabilmente il primo impulso nel momento stesso in cui finalizzi la prenotazione di un esame è quello di riversarti sui libri e iniziare a leggere e rileggere per memorizzare quanti più concetti possibili in poco tempo.
Frenaaaa!!! Respira e continua a leggere questo post…
Per studiare bene all’università bisogna utilizzare un approccio allo studio totalmente differente da quello del liceo.
Ogni percorso universitario prevede, per il conseguimento della laurea, un numero preciso di esami da sostenere e di crediti formativi da acquisire.
Lo studente deve quindi impegnarsi per preparare al meglio le prove.
Mentre alle scuole superiori i tempi erano dettati dagli insegnanti, che stabilivano i tempi e la quantità di argomenti da assimilare, all’università la gestione dell’apprendimento è a totale carico dello studente.
Bella scoperta, starai pensando; ma sai cosa significa tutto ciò?
Che all’università sei tu a decidere come studiare: per quanto tempo, attraverso quali metodi e quali argomenti affrontare ogni giorno.
Per riuscirci devi trasformarti in un abile stratega e predisporre un piano di azione efficace.
In altre parole per affrontare un corso di laurea in maniera proficua devi essere in grado di organizzarti con un metodo di studio perfettamente allineato a quelle che sono le tue capacità, le tue esigenze ma soprattutto i tuoi obiettivi.
Panoramica della materia
Prima di avventarti sul testo e iniziare a leggere e sottolineare dalla prima pagina dovresti prendere confidenza con la materia; a meno che non hai già dato quello stesso esame con esito negativo e quindi sai già piuttosto bene di cosa si tratta.
Partiamo dal presupposto che è la prima volta che ti approcci a un libro di testo.
A parte sapere ad esempio che si tratta di diritto del lavoro, di economia e gestione delle imprese o di fluidodinamica, sai esattamente quali sono gli argomenti affrontati? Sai da quanti capitoli è composto? Hai idea di quanto sia complesso oggettivamente e quanto invece lo sia per le tue attitudini di apprendimento?
Sicuramente non lo sai per cui inizia a dare una risposta ad ognuna delle suddette domande.
Per farlo in maniera più o meno dettagliata e precisa il consiglio è di familiarizzare con la materia: parti dalla lettura dell’indice che attraverso il titolo di ogni capitolo ti fornisce una prima idea del lavoro da affrontare, sia a livello di tempo che di impegno.
Tabella di marcia
Tutti i metodi per studiare partono da un elemento comune: la tabella di marcia.
Una volta stabilita la quantità e la tipologia di argomenti da assimilare bisogna procedere con la redazione di una sorta di planning, che scandisca i ritmi di studio, giorno per giorno.
Per quanto possa sembrare un passaggio scontato e banale bisogna prestare molta attenzione; dovrai essere in grado di diluire nel tempo disponibile fino al giorno dell’esame il materiale da studiare, sempre tenendo conto delle proprie capacità ed esigenze.
Parte dell’efficacia di una metodologia dipende proprio dalla tabella di marcia e dalla capacità dello studente di rispettarla.
Principio di Pareto
Per ottimizzare tempo e risorse nello studio può risultare utile applicare il principio di Pareto.
Secondo l’economista italiano vissuto nel XIX secolo “il 20% delle cause produce l’80% dei risultati”.
Tale principio applicato allo studio può essere così interpretato: per ottenere l’80% di un obiettivo (ad esempio un 30 all’esame) bisogna focalizzarsi sul 20% degli argomenti.
L’80% di 30 è 24 che nel nostro caso è il voto medio che potremmo ottenere.
Per sfruttare al meglio la regola dell’80/20 è consigliabile utilizzare la cosiddetta ‘piramide dello studio’.
Scopriamo di cosa si tratta…
Ogni testo si basa su una struttura che richiama le famose piramidi dell’antico Egitto, e che immagineremo suddivise in quattro fasce orizzontali:
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Concetti chiave: costituiscono la punta della piramide.
Sono solitamente pochi ma rappresentano le informazioni più importanti da assimilare. - Concetti secondari: nella seconda sezione della piramide figurano quelle informazioni che approfondiscono e aiutano a comprendere meglio i concetti chiave.
- Informazioni di contorno: si tratta generalmente di esempi o case study la cui finalità è fissare meglio i concetti primari e secondari.
- Rumori di fondo: sono posizionati all’ultimo gradino della piramide dello studio per cui non rappresentano informazioni essenziali ma solitamente giri di parole e ripetizioni.
Per utilizzare correttamente la piramide, e conseguentemente anche il principio di Pareto, nello studio bisogna essere in grado di individuare i concetti chiave e quelli secondari.
Per individuarli può risultare utile leggere i titoli dei capitoli, il primo e l’ultimo paragrafo del libro.
Successivamente, per agevolare la memorizzazione e il ripasso, è consigliabile procedere con la stesura delle mappe concettuali, alleate infallibili per chi desidera studiare velocemente e bene.
Consigli utili
Come già ti abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, ogni individuo deve predisporre un programma di apprendimento adatto alle proprie capacità.
Intestardirsi su una metodologia che non porta buoni risultati non è una scelta felice; se non funziona significa che non è adatta a te e che probabilmente devi cambiare e rivedere qualche dettaglio.
Per evitare di perdere tempo ti consigliamo di effettuare un test del metodo di studio che utilizzi: puoi farlo in maniera autonoma, monitorando risultati, carenze ed eventuali punti deboli, oppure affidandoti a uno dei numerosi test che trovi sul web.
Di seguito qualche consiglio generale, non propriamente didattico, che ti aiuterà a rendere efficace il tuo metodo di studio universitario, a prescindere da quale esso sia.
Anticipo
Giocare d’anticipo è quasi sempre una mossa vincente, anche se non sempre è possibile.
Cerca di terminare la preparazione dell’esame con almeno una settimana di anticipo rispetto al giorno in cui è prevista la prova. Se proprio non riesci, anche due o tre giorni possono andare bene.
Tale margine ti consentirà di beneficiare di almeno due vantaggi.
Il primo è chiaramente quello di avere qualche giorno per riprendere e ripassare i concetti più complessi, al fine di imprimerli ancora meglio nella memoria.
Il secondo riguarda la possibilità di ricaricare le energie spese e di scaricare lo stress accumulato, così da arrivare al fatidico giorno con la giusta serenità.
Distrazioni
Sappiamo tutti che la principale fonte di distrazione quando si studia è rappresentata dallo smartphone; notifiche, messaggini e quell’irrefrenabile desiderio di sapere quanti like ha ottenuto quella foto postata su Facebook sono i nemici peggiori della concentrazione.
L’ideale sarebbe lasciare i dispositivi mobile in una stanza diversa da quella nella quale studi, ma se proprio ti senti perso e angosciato al pensiero di non averli al tuo fianco cerca almeno di abbassare la suoneria e di tenerli capovolti sul tavolo.
E’ ovvio che se frequenti un corso di laurea online non puoi fare a meno del pc. In tal caso, prima di iniziare a studiare, ricordati di effettuare il log out da Facebook.
Motivazione e obiettivi
Eccoci all’ultimo consiglio, che forse è anche quello più importante.
Per rendere il tuo metodo di studio efficace, e per far sì che strategie, tecniche e consigli funzionino davvero e portino i loro frutti è necessario che il tuo impegno risulti costante.
Sappiamo che in alcuni momenti può risultare complicato e per questo ti consigliamo di tenere sempre ben presente la motivazione che ti spinge a laurearti e l’obiettivo che intendi raggiungere al conseguimento dell’ambito titolo.
Ora che ti abbiamo spiegato come imparare a studiare e come migliorare il tuo metodo di apprendimento non ti resta che mettere in pratica i nostri consigli e iniziare ad apprezzarne i benefici.