Come gestire la giornata di studio? Guida alla pianificazione
I ritmi incessanti a cui siamo sottoposti a causa dei numerosi impegni quotidiani determinano l’esigenza di ottimizzare al meglio i tempi; ecco perché è importante sapere come gestire la giornata per evitare stress e situazioni di emergenza.
Di qualsiasi ambito si tratti, 24 ore sembrano essere diventate davvero poche per poter far fronte alle incombenze giornaliere.
In realtà, sappiamo bene che le ore presenti in una giornata sono sempre le stesse, anche se in alcuni momenti sembrano scorrere più velocemente o addirittura ridursi.
Si tratta chiaramente di un’illusione, dettata dalla costante sensazione di avere troppe cose da fare e poco tempo a disposizione.
La realtà dei fatti è che non siamo in grado di gestire il tempo in maniera efficace; siamo abili procrastinatori e poco abili nell’ottimizzare tempi e risorse.
Tra le categorie che incontrano maggiore difficoltà ad organizzare la giornata in maniera produttiva rientra quella degli studenti universitari, costantemente alle prese con la gestione delle tempistiche legate agli esami.
La condizione frequente, soprattutto tra le matricole ancora inesperte e poco abituate ai ritmi dell’università, è quella di ritrovarsi a pochi giorni dalla data della prova con un enorme quantità di argomenti da studiare.
Le conseguenze di una simile situazione comportano ripercussioni negative sul proprio stato di salute, fisico e mentale, e chiaramente sull’esito della prova stessa.
Come organizzarsi la giornata di studio
Partendo dal presupposto che per essere produttivo lo studio deve essere organizzato, l’Università Telematica Niccolò Cusano di Bolzano ti spiegherà in questo post come gestire la giornata in maniera tale da ottimizzare tempi e risorse.
Pianificare le attività
Tutti sappiamo, fin dai tempi del liceo, che per ottenere buoni risultati nello studio bisogna impostare l’apprendimento su una metodologia efficace, personalizzata sulla base delle proprie esigenze e attitudini.
Una buona organizzazione parte da una buona pianificazione.
Lo strumento imprescindibile affinché una giornata di studio risulti produttiva è il planning, ovvero una sorta di agenda che detti i ritmi.
In altre parole bisogna pianificare nel dettaglio la quantità e la tipologia di argomenti da assimilare, giorno per giorno, ora per ora.
L’ideale sarebbe stabilire il numero di pagine, o comunque i capitoli, da assimilare quotidianamente al fine di arrivare al giorno dell’esame con un buon livello di preparazione.
A seconda delle preferenze, per realizzare il planning è possibile utilizzare un supporto cartaceo oppure una delle tante risorse digitali attualmente disponibili sia per pc che per dispositivi mobile; tra queste ultime suggeriamo Google Calendar, le cui funzionalità risultano particolarmente utili alle esigenze degli studenti universtari.
Gestire il tempo
Se alla base di uno studio produttivo si pone una buona organizzazione, il presupposto per una buona organizzazione è un’efficace gestione del tempo.
Il primo step, in tal senso, è stabilire le ora da dedicare quotidianamente allo studio; successivamente si passa ad identificare le cosiddette priorità.
Nel caso dello studio l’operazione consiste nell’individuare le attività da affrontare all’inizio della sessione di apprendimento e quelle che invece possono essere lasciate come ultime.
Si tratta di uno stratagemma che consente di dedicare maggiori energie, e quindi attenzioni e concentrazione, agli argomenti oggettivamente o soggettivamente più ostici e complessi.
Ad esempio, la mattina, dopo aver riposato tutta la notte ed aver quindi ricaricato le energie, il cervello è più predisposto ad assimilare/elaborare concetti ed informazioni; al contrario, garantirà performace meno eccellenti la sera.
Non si tratta chiaramente di una regola universale, in quanto situazioni, ritmi, propensioni e abitudini personali possono totalmente stravolgere quanto appena affermato; qualcuno potrebbe addirittura risultare più produttivo la notte.
Nel corso dei secoli sono state scoperte e testate numerose metodologie che consentono di gestire e ottimizzare i tempi, seguendo semplicemente alcune regole.
Matrice di Eisenhower
Una delle metodologie più efficaci per gestire il tempo in maniera produttiva è la matrice di Eisenhower.
Può essere utilizzata quotidianamente sia per lo studio, soprattutto universitario, che in ambito lavorativo e familiare/personale.
Si tratta di un principio che ruota intorno alla frase pronunciata negli anni ‘50 dal generale e presidente statunitense Dwight Eisenhower:
“Ciò che è importante raramente è urgente e ciò che è urgente raramente è importante”
Il modello di ottimizzazione del tempo, conosciuto anche come ‘matrice di Covey’, è stato approfondito successivamente da Stephen Covey nel libro ‘The 7 habits of higly effective people’.
Il concetto sul quale è impostato il funzionamento è estremamente semplice: classificare le attività giornaliere in base all’urgenza.
Bisogna quindi ordinare le priorità, separando ciò che è urgente da ciò che non lo è.
La metodologia è schematizzata e sintetizzata in quattro quadranti:
- Q1 = urgente e importante
- Q2 = non urgente e importante
- Q3 = urgente e non importante
- Q4 = non urgente e non importante
Il primo quadrante è legato al concetto di ‘crisi’; in esso sono racchiuse le attività non delegabili che devono essere svolte al più presto al fine di evitare una situazione di vera e propria emergenza.
Il secondo quadrante è legato al concetto di ‘qualità’ e racchiude tutte le attività che risultano essere importanti ma svolgibili nel medio lungo termine, per cui non legate ad un’urgenza.
Il terzo quadrante è associato all’inganno in quanto include tutte quelle azioni urgenti per cui ingannevolmente importanti.
Il quarto quadrante, detto dello ‘spreco’, include azioni e attività superflue che non sono né urgenti né tanto meno importanti, ma che rappresentano delle ottime scuse per procrastinare ciò che invece è davvero urgente e importante.
A questo punto è d’obbligo fare una precisazione in merito ai termini che regolano le due metodologie: ‘importante’ e ‘urgente’.
Mentre l’importanza è soggettiva, dipendente da valori, principi e obiettivi personali, l’urgenza è oggettiva, legata esclusivamente alla variante temporale.
Il segreto per rendere produttiva la metodologia ed ottimizzare i tempi è concentrarsi sul quadrante numero 2, la cui gestione quotidiana consente di evitare che le azioni di Q1 e Q3 diventino urgenti e che si spostino nel Q2 (quadrante delle urgenze).
In sintesi, la pianificazione del tempo attraverso la matrice delle priorità di Eisenhower consente di aumentare e migliorare la produttività e nel contempo permette di ridurre notevolmente lo stress.
Eliminare le distrazioni
Per rendere produttiva e funzionale una metodologia di studio o una qualsisi tecnica di gestione del tempo bisogna rispettarne le peculiari regole.
Esiste tuttavia un requisito indispensabile e imprescindibile, che si pone alla base di qualsiasi tipologia di metodo o strategia di apprendimento: l’assenza di elementi di distrazione.
Nell’era di internet e dei social il nemico numero uno è rappresentato dallo smartphone, che con le sue notifiche e le sue numerose funzionalità esercita un potere ipnotico e causa dipendenza.
In altre parole distrae, induce alla procrastinazione e produce effetti negativi sulla qualità dello studio.
Bisogna quindi evitare di posizionarlo sulla scrivania; l’ideale, per evitare di cadere in tentazione, sarebbe silenziarlo e lasciarlo addirittura in un’altra stanza.
Riposarsi e concedersi pause frequenti
Nell’ambito di una giornata di studio, comuque la si voglia organizzare, non può assolutamente mancare il riposo.
La quantità e la qualità del sonno devono essere tali da consentire al cervello di ricricare le energie prima di una nuova sessione di apprendimento.
Il consiglio, in tal senso, è di non esagerare e di evitare nei limiti del possibile le famose maratone interminabili di studio.
Nell’ambito di un programma giornaliero bisogna prevedere pause frequenti, un numero di ore di sonno adeguato alle personali esigenze e qualche momento di svago da dedicare a sé stessi.