Miglior metodo di studio universitario: tecniche veloci

Qualunque sia il corso di laurea o il master che stai frequentando, il tuo apprendimento non può assolutamente prescindere da un buon metodo di studio universitario, in linea con le tue attitudini e le tue esigenze didattiche.

La qualità dello studio è importantissima per raggiungere risultati brillanti agli esami; ma è altrettanto importante che tu riesca a gestire correttamente le tempistiche per avere a disposizione del tempo libero per staccare la spina e rilassarti.

Come studiare all’università: organizzazione e metodo

Studiare all’università non è certo come studiare al liceo: è un tantino più complesso, sia per la quantità che per la complessità degli argomenti da comprendere e assimilare.

Inoltre lo studente universitario gode di una maggiore autonomia nella gestione dello studio, soprattutto quando si parla di corsi online; è sicuramente un vantaggio ma bisogna possedere eccellenti doti organizzative che consentano di strutturare e rispettare una tabella di marcia.

All’università è indispensabile basarsi su un efficace metodo di studio, che ottimizzi capacità, impegno e tempo.

Tecniche di studio veloce

Nella quotidianità di uno studente universitario la velocità può contribuire in maniera significativa a migliorare la qualità dello studio, in quanto rende possibili un numero maggiore di sessioni di ripasso, e anche della vita.

Riuscendo a studiare e ad apprendere più velocemente avrai più tempo libero da dedicare alle tue passioni, ai tuoi hobby e alle tue serate spensierate in compagnia degli amici.

Per leggere e memorizzare in tempi brevi esistono svariate tecniche; tu non devi fare altro che leggere questo post fino alla fine e individuare quelle più in linea con le tue propensioni e attitudini.

Tecniche di memorizzazione

Quando si parla di memoria, di metodi e trucchetti per stimolarla e ottimizzare le sue potenzialità, è impossibile non parlare di immagini.

La memoria visiva è dotata di poteri incredibili che consentono di memorizzare molto più  velocemente, e in maniera indelebile, concetti e argomenti anche complessi.

Ti sarà sicuramente capitato di soffermarti su un paragrafo o un capitolo particolarmente ostico da assimilare; la prossima volta che ti accade prova ad associare una o più immagini a quelle informazioni così complicate e ti accorgerai di quanto sarà più semplice successivamente ricordarle.
Se poi riesci a recuperare da quelle immagini anche una carica emotiva, allora sì che avrai fatto ‘bingo’.

Una delle tecniche di memorizzazione più efficace è conosciuta come ‘metodo dei loci’, dalle origini antichissime e dall’efficacia comprovata.

In latino loci significa luoghi ed è proprio su questi ultimi che si basa il funzionamento della metodologia.

Il primo step riguarda l’identificazione di un luogo a te familiare, come ad esempio la tua abitazione o il percorso che fai ogni giorno per raggiungere l’università, l’ufficio o la palestra.
Nel secondo step devi individuare una serie di punti di riferimento, identificabili nelle camere, nel caso tu abbia scelto un appartamento, o nei negozi, nel caso in cui la tua scelta sia stata un tragitto.

Successivamente a ogni tappa bisogna associare un concetto, seguendo un ordine ben preciso, che segua un filo logico.

Non sarà poi difficile ripercorrere idealmente quel tragitto e ricordare i vari concetti associati ad ognuno dei riferimenti scelti.

Un ultimo consiglio importante prima di mettere in pratica la tecnica dei loci: scegliere un luogo che contenga numerosi punti di riferimento così da poterli utilizzare per l’associazione di svariati concetti chiave.

Tecniche di lettura veloce

In un metodo di studio efficace la velocità è sicuramente una componente importantissima; lo è in maniera particolare all’università, dove il tempo per preparare un esame non è mai abbastanza e l’approssimarsi della fatidica data diventa causa di ansia e stress.

Le famigerate tecniche di lettura veloce rappresentano in tali occasioni alleati invincibili  ma per apprenderle e utilizzarle al meglio è necessario impegno e pratica.

Innanzitutto, per quanto banale possa sembrare, bisogna predisporre l’ambiente in maniera tale da agevolare il processo di lettura: si parte da una buona illuminazione della postazione per arrivare ad un’inclinazione di 30% del testo da leggere.

Prima di svelare la tecnica per leggere velocemente un piccolo consiglio: allena gli occhi e preparali al processo di lettura veloce; puoi farlo attraverso gli sbadigli, piccoli massaggi e battiti regolari di palpebre.

Entriamo finalmente nel cuore del nostro paragrafo, che ti farà scoprire un metodo infallibile per leggere velocemente.

Devi innanzitutto munirti di un puntatore, che può essere tranquillamente una matita o una penna, con il quale fornire allo sguardo dei punti di riferimento da seguire.
Gli occhi, seguendo il puntatore, scorreranno il testo in maniera fluida e senza sfarfallare a destra e a manca.
Questo ti consentirà di leggere più velocemente.

Un altro ‘segreto’ per velocizzare la lettura è evitare di leggere tutte le parole: ti basti pensare che in un testo il 70% del contenuto è inutile ai fini della comprensione.

Per non vanificare l’impegno e per non sprecare tempo prezioso ti consigliamo di verificare i risultati della tua lettura veloce, attraverso il numero di parole al minuto che riesci a leggere (PAM) e quanto realmente riesci a ricordare (coefficiente di ritenzione o CR).

mappe mentali

Mappe mentali

Abbiamo già evidenziato in precedenza l’importanza delle immagini per la memoria e in generale per qualsiasi processo di apprendimento.

Da tale consapevolezza è partito Tony Buzan, cognitivista inglese a cui è attribuita l’invenzione delle mappe mentali.

Parliamo di strumenti che trasmettono informazioni in maniera creativa e decisamente più accattivante per la memoria.

Grazie al loro potere fortemente evocativo consentono di studiare e di ripassare molto più velocemente rispetto al tradizionale processo di ‘lettura e rilettura’ delle informazioni contenute in un testo.

Per creare uno schema mentale è necessario munirsi di un foglio bianco formato A4, di matite colorate e di tanta fantasia.
Dopo aver individuato la parola chiave che riassume l’argomento oggetto di studio bisogna scriverla al centro del foglio e da lì sviluppare i vari rami. Ogni singola diramazione deve portare a termini che in qualche modo siano correlati all’idea centrale e che riportino alla mente, in maniera immediata, un ragionamento.

Partendo dalla chiave si procede con le diramazioni fin dove conduce la creatività, scendendo sempre più nel dettaglio dell’argomento centrale.

Punto cruciale della costruzione di una mappa mentale sono le immagini, da associare ad ogni termine presente sul foglio.

Alla fine di tutto l’immagine riporterà alla mente il termine, e il termine a sua volta riporterà alla mente concetti e ragionamenti.

Ripasso e curva dell’oblio

Se vuoi velocizzare il tuo apprendimento non puoi prescindere da sessioni di ripasso costanti e frequenti.

La curva dell’oblio è quel fenomeno naturale per il quale tendi a dimenticare, nel giro di poche ore, buona parte di quello che hai studiato.
Gli studiosi che hanno analizzato tale processo sono concordi nell’affermare che bisogna ripassare un argomento entro le 24 ore dalla lettura o dall’ascolto, per evitare che l’80% delle informazioni apprese vadano perse.

Cosa evitare

Come abbiamo avuto modo di evincere dall’articolo, un buon metodo di studio universitario presuppone una serie di tecniche e metodologie efficaci; affinché la qualità dell’apprendimento e i risultati finali risultino eccellenti è fondamentale ‘fare’ una serie di cose, ma è altrettanto importante  non farne altre.

In altre parole esistono alcune abitudini, comportamenti e atteggiamenti che compromettono lo studio e sono pertanto da evitare.

Scopriamo insieme quali sono.

In un buon metodo di studio universitario non può essere contemplato il multitasking.

Alzi la mano chi non ha interrotto, almeno una volta, la lettura di un capitolo o una sessione di ripasso per dare un’occhiata ai like che ha ricevuto un post su Facebook. E cosa mi dici dei messaggi di WhatsApp e delle foto su Instagram? Non riesci a resistere, vero?

Ebbene è proprio il multitasking di cui stiamo parlando e che dovresti evitare. Interrompere bruscamente la lettura, lo studio o il ripasso, può compromettere seriamente la qualità del tuo studio.

Cerca di resistere alla tentazione e se proprio non riesci abbassa la suoneria e lascia il cellulare in un’altra stanza.

Sono da evitare anche le interminabili sessioni di studio; le pause rappresentano elementi indispensabili per un buon livello di apprendimento.
Per quanto a volte necessario anche le sessioni notturne possono risultare controproducenti.
Cerca quindi, nei limiti del possibile, di riposare sufficientemente sia di notte che di giorno.


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