Qual è la differenza tra superiori e università? Ecco come cambierà il tuo modo di studiare

Una volta conseguito il diploma, molti studenti scelgono di proseguire negli studi. Se sei fra quelli, devi sapere che il tuo modo di studiare cambierà dopo il liceo. Questa mini guida dell’Università telematica Niccolò Cusano ti aiuterà a comprendere la differenza tra superiori e Università.

Parliamo, a conti fatti, di due realtà completamente differenti. Per questo, per approcciare alla realtà universitaria è necessario modificare il proprio metodo di studio.

Il passaggio dalle superiori all’Università il più delle volte è traumatico. Lo studente si ritrova proiettato in una realtà nuova, assai distante dalla precedente per diversi aspetti.

In questa mini guida Unicusano capirai come adattarti al meglio e in fretta a questa nuova realtà, scoprendo gli elementi che differenziano liceo e Università.

Differenza tra superiori e università

Se stai decidendo cosa fare dopo il liceo, e l’Università rientra tra le tue opzioni, allora farai bene a leggere le prossime righe.

La differenza tra superiori e università non è riconducibile ad un unico aspetto, ma coinvolge struttura organizzativa, complessità di argomenti trattati e metodo di studio.

Grado di preparazione

La prima sostanziale differenza tra superiori e Università sta nel grado di preparazione degli studenti. Fino al liceo, gli studenti ricevono una formazione panoramica e trasversale, che mira a fornire una preparazione culturale a 360 gradi.

L’Università, invece, offre una preparazione specialistica. La didattica è maggiormente articolata, settoriale, seppure caratterizzata da un’impronta interdisciplinare.

Il motivo è strettamente legato alla funzione della preparazione universitaria: ha l’obiettivo di formare figure professionali in specifici settori lavorativi. Gioco forza deve essere più complessa e focalizzata su specifiche materie.

Lezioni

Università e liceo presentano forme di esposizione della didattica differenti, più che altro per quel che riguarda la fruizione delle lezioni.

La scuola secondaria si attiene ad un programma annuale deciso dal Ministero dell’Istruzione che viene erogato nell’arco di una settimana, secondo una ripartizione oraria tra le materie che viene scelta dagli Istituti.

Gli studenti delle superiori sono tenuti a frequentare le lezioni in maniera costante. Ciò si spiega anche col fatto che la maggior parte degli studenti delle superiori è minorenne, quindi la loro assenza va giustificata dai genitori.

All’Università, invece, l’impostazione della didattica è più flessibile. Esiste un programma definito dall’Ordinamento didattico, ma questo prevede il raggiungimento di un tot di crediti in diverse aree disciplinari.

Lo studente, in autonomia, può personalizzare il percorso di studi, scegliendo inoltre di frequentare alcuni corsi e altri no, oppure di non frequentare alcuna lezione, sostenendo gli esami come non frequentante.

Interrogazioni vs Esami

Non è solamente la complessità degli argomenti trattati a differenziare l’esperienza universitaria da quella scolastica delle superiori.

Cambiano, ad esempio, anche terminologia e metodologia degli step di verifica della didattica. Addio a “compiti in classe”, “verifiche”, “interrogazioni”; spazio agli “esami”.

Sì, perché gli esami (o le prove intermedie) sono l’unico metro di valutazione dell’università. Gli esami, che possono essere scritti oppure orali, normalmente avvengono in tre cicli annui.

Si parla, infatti, di sessione invernale, estiva o post-estiva, con le prime due programmate al termine di un calendario di lezioni semestrali.

Gli esami, a differenza delle prove di verifica del liceo, solitamente vertono su argomenti più ampi, trattati in modo esaustivo in libri di testo spesso voluminosi.

Autonomia di studio

Un altro grande metro di distinzione tra liceo e università è l’autonomia di studio. È vero, anche al liceo ti sarà capitato di stare ore sui libri da solo prima di un compito in classe o di un’interrogazione.

Però c’è una bella differenza: alle superiori sei parte di una classe abbastanza ristretta e gli insegnanti hanno modo di seguirti passo passo nello studio, verificando la preparazione in diversi step.

All’Università le cose non stanno così. Il più delle volte le classi raggruppano centinaia di studenti, seguire tutte le lezioni è complicato e il rapporto quotidiano con i professori scompare.

In pratica, sei completamente autonomo nelle scelte. Puoi decidere quale esame sostenere per primo, se frequentare o meno e come approcciare ad una sessione di esami.

Ciò richiede un elevato grado di responsabilizzazione e senso del dovere, oltre ad una volontà ferrea. Scomparse le guide e i punti fermi del liceo, sei solo nel percorso universitario, al netto di tutor e ricevimenti dei professori.

Tempo libero

Il volume di studio all’Università è sicuramente maggiore rispetto a quello de liceo. Un esame spesso richiede più libri di testo per la preparazione, il che equivale a molte ore di studio.

Il fatto, poi, che la sessione d’esame è fissata a mesi di distanza dall’inizio delle lezioni, potrebbe portarti a credere di avere a disposizione molto tempo, e quindi a procrastinare gli impegni.

Il risultato? Ti ritroverai a preparare alla disperata più esami in poco tempo. Per questo è preferibile che tu scelga fin da subito un metodo di studio performante.

Dovrai farlo soprattutto perché ti ritroverai catapultato in una realtà nuova e più impegnativa rispetto alle superiori, in cui la preparazione procede per verifiche continue, di modo che, se si sbaglia, in poco tempo si ha la possibilità di rifarsi.

All’Università non è così e, necessariamente, anche il tempo libero diminuisce. Dovrai farci l’abitudine e organizzare al meglio lo studio.

Ora che questa mini guida è giunta al termine, se sei interessato ad intraprendere un percorso universitario a Bolzano, contatta attraverso il form l’Università telematica Niccolò Cusano di Bolzano per richiedere info.


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